Questo blog è gestito da un semplice fedele laico. Per avere informazioni sulla vocazione religiosa, oppure per chiedere di poter trascorrere alcuni giorni in convento per un'esperienza vocazionale, contattate direttamente le suore scrivendo al loro indirizzo:  vocazione@servidoras.org

lunedì 15 ottobre 2012

Missioni popolari


Tra le varie attività apostoliche svolte dalle “Serve del Signore e della Vergine di Matarà” vi è anche la partecipazione alle “missioni popolari”. Essendo un devoto di Sant'Alfonso Maria de Liguori, apprezzo tantissimo questa forma di apostolato che purtroppo oggi è meno praticata rispetto ai secoli scorsi. Eppure durante le missioni popolari si convertono numerose anime, aumenta il fervore della vita cristiana, a volte nascono delle vocazioni, si riappacificano persone che erano nemiche, si avvicinano ai sacramenti persone che non si confessavano da anni, ecc.

Recentemente le Servidoras hanno partecipato alle missioni popolari svolte a Contea (Firenze), Ponzano (Roma), Ostia (Roma), e persino in Albania. La missione di Ostia, svolta dal 29 settembre al 6 ottobre, era rivolta principalmente all'evangelizzazione dei giovani. Purtroppo, oggi molti ragazzi e ragazze ignorano persino le basi della Dottrina Cristiana. In parte ciò è causato dai programmi televisivi, che invece di insegnare ad amare Gesù buono, insegnano a vivere paganamente, come se Dio non ci fosse.

Partecipare alle missioni popolari è un apostolato particolarmente impegnativo a causa delle varie difficoltà presenti nelle varie cittadine in cui vengono svolte, ma Gesù Cristo è venuto sulla terra proprio per redimere i peccatori, pertanto non bisogna scoraggiarsi nell'andare a portare il Vangelo anche nei luoghi più difficili. Aiutiamo con le nostre preghiere le Servidoras, affinché mediante le missioni popolari riescano a riportare molte anime a Dio. Non bisogna permettere che il prezioso Sangue versato sul Golgota dal Redentore Divino vada sprecato con la perdita delle anime. La Madonna a Fatima disse che molte anime vanno all'inferno perché non c'è nessuno che preghi e si sacrifichi per la conversione dei peccatori.